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LUNARCHIA

Edizioni La Gru

Collana Scintille

pp. 178

 

€ 14,00

Anno di pubblicazione: 2013

ISBN: 9788897092674

Lunarchia è un viaggio in una poetica colta. Chi sono i nativi della terra di Lunarchia? Sono spiantati, insani poeti, disprezzatori del caso. Sono ricercatori della purezza, affamati di luce. Disubicati per vocazione, fuori da ogni generazione.

 

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http://www.edizionilagru.com/scintille/114-lunarchia-9788897092674.html

La raccolta di poesie di Valerio Incerto dal titolo LUNARCHIA comprende tre sezioni: la prima parte è formata da monologhi teatrali, la seconda da poesie e la terza da canzoni.

Incerto è un artista "multimediale". Infatti, oltre che poeta, è anche videomaker, compositore e autore teatrale. E questi interessi confluiscono nelle poesie presenti in questa raccolta. La parola teatrale, la liricità e la musicalità dei versi rendono questi testi seducenti. Apparentemente semplici e ingenue queste poesie, a una lettura più attenta, scavano fino ad arrivare nei nuclei dell'esistenza, con risvolti filosofici profondi e originali. Il neologismo del titolo rimanda alla prima poesia della raccolta, un testo programmatico, un manifesto poetico e nello stesso tempo un autoritratto di Incerto: “anarcoidi lunatici, ribelli mancati, cinici rompi-taboo, cacciatori .... depressi... eterni fanciulli... giocolieri...esibizionisti.. provocatori.. scopritori.. guerrieri... artigiani della notte, ricercatori della purezza, affamati di luce, disubicati...” Qui l'autore ci offre le coordinate della sua poetica: la sua poesia è autobiografica e teatrale, anarcoide e lunare, nel senso di stralunata e straniante, ma anche nel senso di notturna e metafisica.

Si possono individuare diversi temi in questa raccolta: il teatro, il viaggio, le confessioni autobiografiche di un io lirico e problematico, l'amore, l'inadeguatezza del poeta a vivere nella societa contemporanea, la Sicilia (terra natale dell’autore), i ricordi, le città visitate ... Il materiale linguistico, come i temi, è eterogeneo: si passa dal registro intimistico dei ricordi e dei sentimenti all'autoironia del presente demistificato e all'ironia della visione del mondo lucida e a volte spietata.

L'autore sa cogliere sapientemente angoli poetici inaspettati, pieghe della realtà dove acutamente si annida lo sguardo, per rappresentare il proprio “teatro” lirico, con versi che fondono parola poetica e musicalità in accordi melodici o dissonanti. 

Valerio Incerto è un vagabondo anarchico e lunare, getta un fascio di luce su realtà nascoste o oscure, con i suoi versi, realtà fin troppo manifeste, abusate, retoriche. Errando s'imbatte in parole che evocano mondi sorprendentemente vicini e nello stesso tempo lontanissimi. E il suo errare conduce verso direzioni sempre nuove e imprevedibili, alla ricerca del mistero che è alla base dell'esistenza umana.

(Vito Giuliana. Poeta)

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